Django Unchained (2012) di Quentin Tarantino
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Django Unchained (2012) di Quentin Tarantino
allora? lo avete visto? a me è piaciuto ma non mi ha entusiasmato come gli altri film di Tarantino. per esempio manca la tensione che c'era in Bastardi senza gloria, e poi l'ho trovato (inutilmente) troppo lungo. comunque ora aspetto che esca in blu-ray per riguardalo in originale, sorbirmi per quasi tre ore la voce di Pino Insegno è stato come guardare il film con un cactus infilato su per il sedere, il doppiatore del dr. Schultz (lo stesso di Hans Landa) invece lo trovo bravissimo.
Parola di Roberto Carlino
Re: Django Unchained (2012) di Quentin Tarantino
A me è piaciuto più di Bastardi senza gloria
Quoto, il doppiaggio fa abbastanza schifo, non vedo l'ora di rivedermelo in blu-ray in originale.
Qui le mie opinioni :D
http://www.nerdsrevenge.it/2013/01/22/d ... scatenato/
Quoto, il doppiaggio fa abbastanza schifo, non vedo l'ora di rivedermelo in blu-ray in originale.
Qui le mie opinioni :D
http://www.nerdsrevenge.it/2013/01/22/d ... scatenato/
Re: Django Unchained (2012) di Quentin Tarantino
Visto venerdì.
Premetto che dei film di Tarantino mi manca solo Grindhouse.
Dico questo perchè questo è il suo film che mi è piaciuto di meno. Alla fine è buon intrattenimento, ma nulla di più. E l'ultima mezz'ora non mi è piaciuta per niente. Intendiamoci, è ben diretto, Tarantino dirige superbamente anche gli attori, che in mano sua riescono a rendere al 100%, E Di Caprio da veramente il meglio di se. Tutta la scena del teschio, lo sproloquio sulla frenologia fino alla matellata sul tavolo è grande cinema! Ma stavolta è la scrittura che non convince sempre, il voler far parlare sempre (e dico sempre) i suoi personaggi non con dialoghi ma con sentenze, il cercare sempre la frase epica da mettere in bocca ai suoi personaggi non riesce sempre, e ho trovato un po' idiota il discorso tra i due "Django", ok che è un omaggio, ma un'idea meno scema di due che appena si incontrano si mettono a discutere di ortografia non c'era???
Poi il film è troppo lungo, e in più punti mostra il fiato corto, la scena del KKK sarà pure divertente, ma non aggiunge nulla e mi sembra pure fuoriluogo. Lo Stephen di Jackson è interpretato alla grande, ma il personaggio non mi convince.
Il brano finale, nel web ha riscosso un incredibile consenso (ma proprio incredibile). Ora, nonostante io adori quel brano, e adori anche il film dal cui è tratto, mica sono riuscito a capire tanto entusiasmo
E' un gran pezzo, ma è pur sempre un pezzo di un film che tutti (e dico TUTTI) in Italia abbiamo visto un fantastiliardo di volte, dunque a risentirlo per la fantastiliardesima volta perchè dovrebbe creare chissà che effetto nostalgia?
Il balletto finale con il cavallo mi ha persino irritato, ok è un'ennesima citazione, ma a quel punto a che c...o serve?
Comincio a trovare un po' irritante il fatto di volere fare cinema quasi solo citando, e riducendo il tutto ad un gioco da settimana enigmistica! Voto 6,5 perchè alla fine diverte, ma Tarantino dovrebbe provare a smettere di cercare il "cool" in ogni inquadratura e in ogni sillaba di ogni dialogo
Premetto che dei film di Tarantino mi manca solo Grindhouse.
Dico questo perchè questo è il suo film che mi è piaciuto di meno. Alla fine è buon intrattenimento, ma nulla di più. E l'ultima mezz'ora non mi è piaciuta per niente. Intendiamoci, è ben diretto, Tarantino dirige superbamente anche gli attori, che in mano sua riescono a rendere al 100%, E Di Caprio da veramente il meglio di se. Tutta la scena del teschio, lo sproloquio sulla frenologia fino alla matellata sul tavolo è grande cinema! Ma stavolta è la scrittura che non convince sempre, il voler far parlare sempre (e dico sempre) i suoi personaggi non con dialoghi ma con sentenze, il cercare sempre la frase epica da mettere in bocca ai suoi personaggi non riesce sempre, e ho trovato un po' idiota il discorso tra i due "Django", ok che è un omaggio, ma un'idea meno scema di due che appena si incontrano si mettono a discutere di ortografia non c'era???
Poi il film è troppo lungo, e in più punti mostra il fiato corto, la scena del KKK sarà pure divertente, ma non aggiunge nulla e mi sembra pure fuoriluogo. Lo Stephen di Jackson è interpretato alla grande, ma il personaggio non mi convince.
Il brano finale, nel web ha riscosso un incredibile consenso (ma proprio incredibile). Ora, nonostante io adori quel brano, e adori anche il film dal cui è tratto, mica sono riuscito a capire tanto entusiasmo
E' un gran pezzo, ma è pur sempre un pezzo di un film che tutti (e dico TUTTI) in Italia abbiamo visto un fantastiliardo di volte, dunque a risentirlo per la fantastiliardesima volta perchè dovrebbe creare chissà che effetto nostalgia?
Il balletto finale con il cavallo mi ha persino irritato, ok è un'ennesima citazione, ma a quel punto a che c...o serve?
Comincio a trovare un po' irritante il fatto di volere fare cinema quasi solo citando, e riducendo il tutto ad un gioco da settimana enigmistica! Voto 6,5 perchè alla fine diverte, ma Tarantino dovrebbe provare a smettere di cercare il "cool" in ogni inquadratura e in ogni sillaba di ogni dialogo
- brucewayne
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Re: Django Unchained (2012) di Quentin Tarantino
Sui titoli di testa mi sono esaltato, con quel sapore di spaghetti western a tutto spiano, poi il resto del film me lo sono decisamente goduto; in alcuni momenti può apparire eccessivamente dilatato e verboso, come nella luuunga scena del pranzo a casa di DiCaprio, ma a ben pensarci è un aspetto che ho ritrovato anche negli altri film di Tarantino (Quentin, hai messo su pancia? ), quindi non vedo l'ora di rituffarmici in lingua originale, dato che pure io, appena riconosciuta la voce di Pino Insegno, mi sono fatto prendere dallo sconforto, non parliamo poi del solito doppiatore di DiCaprio... vabbè per fortuna è andata .
Spettacolare l'improvvisa impennata di adrenalina nella sparatoria post-cena, quando vuole il Nostro sa bene come creare tensione: una volta ho letto un'intervista di DeNiro, ai tempi di Jackie Brown, dove diceva: "Ci sa fare Quentin, sa dare energia anche alle sedie", parola più parola meno .
Dettaglio stupido: ho trovato evitabili quei suoni che puntualmente accompagnavano le improvvise zoomate sui volti dei personaggi, per il resto tutto molto sfizioso, mi sono sicuramente perso molte citazioni perchè non sono propriamente un appassionato/esperto di spaghetti western degli anni '60/'70 che non siano quelli di Leone. Finale un po' pirotecnico e forse un po' forzata l'introduzione del tema di Trinità, il quale per me è più una commedia che un vero western (che sia di serie A o B).
Per me buona performance degli attori, non posso però esprimermi sulla "forma" dei dialoghi, trattandosi di un doppiaggio lo farò dopo essermelo goduto nella sua vera veste. La gestione del personaggio di Django mi è parsa adeguata, partendo dalla sua condizione di schiavo ed evolvendosi a uomo appena liberato fino a vendicatore finale; sono contento di aver avuto quest'impressione perchè, dato che egli è piuttosto di poche parole, avrebbe potuto dare la sensazione di essere travolto dagli eventi più che esserne il motore, caratteristica fondamentale che secondo il mio modesto parere un personaggio (ancora più se protagonista) dovrebbe avere: in questo caso imho siamo entro il limite, almeno fino a che il personaggio di Waltz è presente.
Anche per me quindi intrattenimento di ottimo livello, da un titolo così non mi aspetto innovazione ed esperimenti, in questo caso mi basta che il tutto sia stato messo in scena e "assemblato" in modo efficiente.
Spettacolare l'improvvisa impennata di adrenalina nella sparatoria post-cena, quando vuole il Nostro sa bene come creare tensione: una volta ho letto un'intervista di DeNiro, ai tempi di Jackie Brown, dove diceva: "Ci sa fare Quentin, sa dare energia anche alle sedie", parola più parola meno .
Dettaglio stupido: ho trovato evitabili quei suoni che puntualmente accompagnavano le improvvise zoomate sui volti dei personaggi, per il resto tutto molto sfizioso, mi sono sicuramente perso molte citazioni perchè non sono propriamente un appassionato/esperto di spaghetti western degli anni '60/'70 che non siano quelli di Leone. Finale un po' pirotecnico e forse un po' forzata l'introduzione del tema di Trinità, il quale per me è più una commedia che un vero western (che sia di serie A o B).
Per me buona performance degli attori, non posso però esprimermi sulla "forma" dei dialoghi, trattandosi di un doppiaggio lo farò dopo essermelo goduto nella sua vera veste. La gestione del personaggio di Django mi è parsa adeguata, partendo dalla sua condizione di schiavo ed evolvendosi a uomo appena liberato fino a vendicatore finale; sono contento di aver avuto quest'impressione perchè, dato che egli è piuttosto di poche parole, avrebbe potuto dare la sensazione di essere travolto dagli eventi più che esserne il motore, caratteristica fondamentale che secondo il mio modesto parere un personaggio (ancora più se protagonista) dovrebbe avere: in questo caso imho siamo entro il limite, almeno fino a che il personaggio di Waltz è presente.
Anche per me quindi intrattenimento di ottimo livello, da un titolo così non mi aspetto innovazione ed esperimenti, in questo caso mi basta che il tutto sia stato messo in scena e "assemblato" in modo efficiente.
Re: Django Unchained (2012) di Quentin Tarantino
concordo su quasi tutto con bruce... Davvero un bel film.
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Re: Django Unchained (2012) di Quentin Tarantino
Come ho scritto nel TOPIC dei film visti:
Django di Q. Tarantino
Può un regista ripetere se stesso, proporre in un remake non solo la storia del film che intende rifare ma anche altri inserti di storie già viste, citare il cinema piuù e più volte ... ma realizzare un film che possa essere ancora considerato un grande film?
Secondo me sì!
Lo vedo come il quadro di un grande artista che dipinge un soggetto già dipinto da altri come la solita madonna con bambino, la solita annunciazione, il solito paesaggio montano o la solita Venezia (tanto per citare alcuni soggetti infintamente ripetuti nella storia della pittura) ma che realizza un quadro che entrerà nella storia della pittura come un quadro migliore di tanti suoi predecessori malgrado l'originalità non sia nel soggetto.
Unico neo, forse, Di Caprio, attore che secondo me ha fatto un percorso di maturazione personale notevole ma che non trovo adatto al ruolo per cui è stato scelto in questo film.
Voto?
8
Django di Q. Tarantino
Può un regista ripetere se stesso, proporre in un remake non solo la storia del film che intende rifare ma anche altri inserti di storie già viste, citare il cinema piuù e più volte ... ma realizzare un film che possa essere ancora considerato un grande film?
Secondo me sì!
Lo vedo come il quadro di un grande artista che dipinge un soggetto già dipinto da altri come la solita madonna con bambino, la solita annunciazione, il solito paesaggio montano o la solita Venezia (tanto per citare alcuni soggetti infintamente ripetuti nella storia della pittura) ma che realizza un quadro che entrerà nella storia della pittura come un quadro migliore di tanti suoi predecessori malgrado l'originalità non sia nel soggetto.
Unico neo, forse, Di Caprio, attore che secondo me ha fatto un percorso di maturazione personale notevole ma che non trovo adatto al ruolo per cui è stato scelto in questo film.
Voto?
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Re: Django Unchained (2012) di Quentin Tarantino
Era film fantastico di sicuro .. ho già visto diverse volte quindi grazie per aver condiviso le vostre opinioni ..brucewayne ha scritto:Sui titoli di testa mi sono esaltato, con quel sapore di spaghetti western a tutto spiano, poi il resto del film me lo sono decisamente goduto; in alcuni momenti può apparire eccessivamente dilatato e verboso, come nella luuunga scena del pranzo a casa di DiCaprio, ma a ben pensarci è un aspetto che ho ritrovato anche negli altri film di Tarantino (Quentin, hai messo su pancia? ), quindi non vedo l'ora di rituffarmici in lingua originale, dato che pure io, appena riconosciuta la voce di Pino Insegno, mi sono fatto prendere dallo sconforto, non parliamo poi del solito doppiatore di DiCaprio... vabbè per fortuna è andata .
Spettacolare l'improvvisa impennata di adrenalina nella sparatoria post-cena, quando vuole il Nostro sa bene come creare tensione: una volta ho letto un'intervista di DeNiro, ai tempi di Jackie Brown, dove diceva: "Ci sa fare Quentin, sa dare oviera energia anche alle sedie", parola più parola meno .
Dettaglio stupido: ho trovato evitabili quei suoni che puntualmente accompagnavano le improvvise zoomate sui volti dei personaggi, per il resto tutto molto sfizioso, mi sono sicuramente perso molte citazioni perchè non sono propriamente un appassionato/esperto di spaghetti western degli anni '60/'70 che non siano quelli di Leone. Finale un po' pirotecnico e forse un po' forzata l'introduzione del tema di Trinità, il quale per me è più una commedia che un vero western (che sia di serie A o B).
Per me buona performance degli attori, non posso però esprimermi sulla "forma" dei dialoghi, trattandosi di un doppiaggio lo farò dopo essermelo goduto nella sua vera veste. La gestione del personaggio di Django mi è parsa adeguata, partendo dalla sua condizione di schiavo ed evolvendosi a uomo appena liberato fino a vendicatore finale; sono contento di aver avuto quest'impressione perchè, dato che egli è piuttosto di poche parole, avrebbe potuto dare la sensazione di essere travolto dagli eventi più che esserne il motore, caratteristica fondamentale che secondo il mio modesto parere un personaggio (ancora più se protagonista) dovrebbe avere: in questo caso imho siamo entro il limite, almeno fino a che il personaggio di Waltz è presente.
Anche per me quindi intrattenimento di ottimo livello, da un titolo così non mi aspetto innovazione ed esperimenti, in questo caso mi basta che il tutto sia stato messo in scena e "assemblato" in modo efficiente.