Die Hard - Vivere o morire (2007) di Len Wiseman
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Die Hard - Vivere o morire (2007) di Len Wiseman
Die Hard “Vivere o Morire” – Vecchie conoscenze
Ci sono voluti 12 anni perché sugli schermi dell’immaginario cinematografico arrivasse una nuova avventura del rocambolesco poliziotto John McClane, autentica icona della rinascita del cinema d’azione degli anni ’80. Questa volta come nel ’95 gli amanti dello “sbirro duro a morire” troveranno di che divertirsi, dato che di botti, inseguimenti e sagace umorismo ve ne sono in abbondanza. In questo nuovo episodio troviamo John McClane (Bruce Willis) costretto a fermare dei terroristi informatici, i quali impossessatisi del controllo di tutti i servizi della nazione ne minacciano il collasso. Ecco quindi che quella che doveva essere una semplice scorta di un giovane hacker (Justin Long), diverrà una battaglia da combattere assieme a quest’ultimo per fermare il criminale Thomas Gabriel (Timothy Olyphant) salvando così la nazione assieme a sua figlia, Lucy McClane (Mary Elizabeth Winstead), presa come ostaggio. La saga di “Die Hard” ha sempre avuto al centro un’uomo comune con un forte senso del dovere, messo ad affrontare situazioni estreme, non tanto per spirito eroico (McClane è uno degli anti-eroi per eccellenza) ma per costrizione degli eventi. Questo è da sempre (e vedendo i risultati di questo nuovo episodio potrebbe esserlo ancora per molto) il punto di forza, grazie al quale anche il più staccato degli spettatori si ritrova in un’attimo ad immedesimarsi nei panni del poliziotto newyorkese, accettando quello che gli appare sullo schermo anche quando questo spesso e volentieri ha il sapore dell’improbabilità. “Vivere o morire” impara la lezione dei precedenti capitoli ed ingrandisce ancor di più gli spazi, dopo il grattacielo del primo capitolo, l’aeroporto del secondo, alla New York del terzo, questa volta l’avventura di McClane sale ancora in altezza vedendolo impegnato a girare per la nazione intera nel tentativo di salvarla. Prendendo lo spunto da un articolo di un giornale lo sceneggiatore Mark Bombaci costruisce una storia divertente che non svecchia il personaggio nato negli anni ’80, ma lo porta nel 2007 mostrando che nonostante sia invecchiato e che i suoi metodi sembrino poco ortodossi, vanno ancora bene dato che dietro a qualsiasi atto criminale c’è sempre e comunque un altro uomo. Il regista Wiseman dal canto suo non fa nulla per modificare il personaggio (tranne levargli di dosso la mitica canotta bianca), anzi lascia a Willis il compito di tenerlo come è sempre stato preoccupandosi così di infarcire la pellicola con sequenze d’azione sempre più incredibili. Dopo una partenza non proprio convincente,il regista americano inizia ad accelerare i ritmi, unendoli ad un Willis in gran forma ed a suo agio nel personaggio formano un mix di adrenalina e divertimento che non mancherà di coinvolgere chiunque, esaltando i fan del personaggio e convincendo anche chi cercava del sano divertimento.
Film: 7.5
http://raystormcineblog.splinder.com/post/14461735
Ci sono voluti 12 anni perché sugli schermi dell’immaginario cinematografico arrivasse una nuova avventura del rocambolesco poliziotto John McClane, autentica icona della rinascita del cinema d’azione degli anni ’80. Questa volta come nel ’95 gli amanti dello “sbirro duro a morire” troveranno di che divertirsi, dato che di botti, inseguimenti e sagace umorismo ve ne sono in abbondanza. In questo nuovo episodio troviamo John McClane (Bruce Willis) costretto a fermare dei terroristi informatici, i quali impossessatisi del controllo di tutti i servizi della nazione ne minacciano il collasso. Ecco quindi che quella che doveva essere una semplice scorta di un giovane hacker (Justin Long), diverrà una battaglia da combattere assieme a quest’ultimo per fermare il criminale Thomas Gabriel (Timothy Olyphant) salvando così la nazione assieme a sua figlia, Lucy McClane (Mary Elizabeth Winstead), presa come ostaggio. La saga di “Die Hard” ha sempre avuto al centro un’uomo comune con un forte senso del dovere, messo ad affrontare situazioni estreme, non tanto per spirito eroico (McClane è uno degli anti-eroi per eccellenza) ma per costrizione degli eventi. Questo è da sempre (e vedendo i risultati di questo nuovo episodio potrebbe esserlo ancora per molto) il punto di forza, grazie al quale anche il più staccato degli spettatori si ritrova in un’attimo ad immedesimarsi nei panni del poliziotto newyorkese, accettando quello che gli appare sullo schermo anche quando questo spesso e volentieri ha il sapore dell’improbabilità. “Vivere o morire” impara la lezione dei precedenti capitoli ed ingrandisce ancor di più gli spazi, dopo il grattacielo del primo capitolo, l’aeroporto del secondo, alla New York del terzo, questa volta l’avventura di McClane sale ancora in altezza vedendolo impegnato a girare per la nazione intera nel tentativo di salvarla. Prendendo lo spunto da un articolo di un giornale lo sceneggiatore Mark Bombaci costruisce una storia divertente che non svecchia il personaggio nato negli anni ’80, ma lo porta nel 2007 mostrando che nonostante sia invecchiato e che i suoi metodi sembrino poco ortodossi, vanno ancora bene dato che dietro a qualsiasi atto criminale c’è sempre e comunque un altro uomo. Il regista Wiseman dal canto suo non fa nulla per modificare il personaggio (tranne levargli di dosso la mitica canotta bianca), anzi lascia a Willis il compito di tenerlo come è sempre stato preoccupandosi così di infarcire la pellicola con sequenze d’azione sempre più incredibili. Dopo una partenza non proprio convincente,il regista americano inizia ad accelerare i ritmi, unendoli ad un Willis in gran forma ed a suo agio nel personaggio formano un mix di adrenalina e divertimento che non mancherà di coinvolgere chiunque, esaltando i fan del personaggio e convincendo anche chi cercava del sano divertimento.
Film: 7.5
http://raystormcineblog.splinder.com/post/14461735
Visto questa sera...
Che dire... si è un die hard c'è poco da dire, Willis fa la sua parte...però mi aspettavo un qualcosa di più...magari un colpo di scena...invece la trama è molto lineare dall'inzio alla fine... belle scende d'azione...incredibile la scena all'interno della galleria...nel primo tempo...molto d'impatto...magari avrebbero dovute farne di più e mettere da parte qualche concetto informatico di minor importanza...insomma se vado a vedermi questo film voglio vedere cose volare, macchine esplodere e tutte ste menate...l'importante è che siano scene forti ma possibili...ogni tanto forse per strafare hanno girato delle scene che mi han fatto pensare: "ma mi hanno preso per uno scemo!??!?!"... troppo impossible!!!
[spoil]quando willis lotta contro l'F35... mi son chiesto, ma sto vedendo hulk o che?!?!!?!? [/spoil]
Credo che sia iinferiore ai precedenti...
Però come sempre, willis è tutto sangue e ferite...
Che dire... si è un die hard c'è poco da dire, Willis fa la sua parte...però mi aspettavo un qualcosa di più...magari un colpo di scena...invece la trama è molto lineare dall'inzio alla fine... belle scende d'azione...incredibile la scena all'interno della galleria...nel primo tempo...molto d'impatto...magari avrebbero dovute farne di più e mettere da parte qualche concetto informatico di minor importanza...insomma se vado a vedermi questo film voglio vedere cose volare, macchine esplodere e tutte ste menate...l'importante è che siano scene forti ma possibili...ogni tanto forse per strafare hanno girato delle scene che mi han fatto pensare: "ma mi hanno preso per uno scemo!??!?!"... troppo impossible!!!
[spoil]quando willis lotta contro l'F35... mi son chiesto, ma sto vedendo hulk o che?!?!!?!? [/spoil]
Credo che sia iinferiore ai precedenti...
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Do un 7 al film, anche se alcune scene sono fuori dal normale:[spoil]La tipa coreana, prima di morire, viene investita e scaraventata contro un muro (se sarebbe maciullata) prima di cadere con la macchina giu' per la tromba dell'ascensore!
Willis fa dei salti e voli che neanche Spiderman avrebbe potuto fare![/spoil]
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- dragonfriend
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Si, è un die hard! Peccato per il montaggio orrendo, ci sono un paio di scene palesemente tagliate male e una davvero rifìdicola (quella in cui il ragazzo fa partire l'auto) che poteva essere piacevolmente tolta!
Insomma, a livello del secondo film, per me i più deboli.
Per fortuna c'è il pesonaggio e le sue battute.
voto 6
Insomma, a livello del secondo film, per me i più deboli.
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siete artisti in erba e cercate spazio? www.tapirulan.it
il mio blog: http://blog.tapirulan.it/kamalafilm
"Sons of Gondor, of Rohan, my brothers! I see in your eyes, the same fear that would take the heart of me. A day may come when the courage of men fails. When we forsake our friends and break all bonds of fellowship but it is not this day. An hour of wolves and shattered shields when the age of Men comes crashing down. But it is not this day. This day we fight!
By all that you hold dear on this good earth…I bid you stand, Men of the West!
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- vegeta85
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Ma si dai, esagerato ma con ironia. Willis sempre più sanguinante, esce incolume da ogni situazione, e piazza un paio di battute da antologia (quella del "SUV su per il sedere" è mitica). La trama pretestuosamente tenta di stare al passo con i tempi dell'era digitale (viene tirato in ballo pure l'11 settembre), ma non ci si annoia. Simpatico il cameo di Kevin Smith (sempre appassionato di "Star Wars").
6,5
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- gipal
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OT-Gossip sul regista
Durante le riprese di Underworld ha "scavallato" la tipa all'attore Michael Sheen
La tipa in questione aveva un figlio con quest'ultimo, ma oggi è felicemente sposata con il nostro.
Di set galeotti ce ne sono a iosa, ma di "scavalli" sul set (specie poi il regista che mi cornifica il protagonista con la co-protagonista poi), un pò meno
Durante le riprese di Underworld ha "scavallato" la tipa all'attore Michael Sheen
La tipa in questione aveva un figlio con quest'ultimo, ma oggi è felicemente sposata con il nostro.
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- Glorfindel
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gipal ha scritto:OT-Gossip sul regista
Durante le riprese di Underworld ha "scavallato" la tipa all'attore Michael Sheen
La tipa in questione aveva un figlio con quest'ultimo, ma oggi è felicemente sposata con il nostro.
Di set galeotti ce ne sono a iosa, ma di "scavalli" sul set (specie poi il regista che mi cornifica il protagonista con la co-protagonista poi), un pò meno
èh?!
comunque il film l'ho visto anch'io...confermo un 6,5...il film diverte e qualche battuta che strappail sorriso c'è
La mia collezione - 83 DVD -
“¿Qué es un fantasma?
Un evento terrible condenado a repetirse
una y otra vez,
un instante de dolor, quizá
algo muerto que parece por momentos vivo aún,
un sentimiento, suspendido en el tiempo,
como una fotografía borrosa,
como un insecto atrapado en ámbar.”
"Quando l'Uomo Nero va a dormire controlla che non ci sia Chuck Norris nell'armadio"
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- Dick Laurent
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6,5 anche per me, divertente ed avvincente, ma anche troppo esagerato e tecnologico, quasi non sembra di assistere a un Die Hard. Per fortuna che c'é Willis, che sa mantenere anche a molti anni di distanza il personaggio ironico ed eccessivo. Inconfrontabile col primo, inferiore anche al terzo, siamo dalle parti del numero 2 (che comunque non trovo poi così disprezzabile, anzi). Poco cervello forse, ma c'é molta autoironia e le battute memorabili si sprecano.
se avrò tempo scriverò due righe con un senso logico
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- Dick Laurent
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Ed è la cosa, insieme ad un calo di ritmo nella seconda metà, che affossa un po' un film che comunque è avvincente e parecchio divertente...insomma, fa un gran piacere rivedere McLane sullo schermo e ci si diverte pure molto, ma ogni tanto si rimpiangono Trappola di Cristallo e Duri a Morire (io un po' ho rimpianto anche Die Harder, che mi è sempre piaciuto)...insomma, forse è il peggiore della serie, ma non per questo è brutto, anzi!
- vegeta85
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invece per me non ci sono cali di ritmo.
In questo senso mi era sembrato più appesantito e ripetitivo il terzo capitolo. Questo, pur essendo lunghetto (dura 130 minuti) è ben distribuito tra pause ironiche e inseguimenti mozzafiato.
Insomma, per me è ai livelli dei due sequel precedenti (il primo resta irraggiungibile).
In questo senso mi era sembrato più appesantito e ripetitivo il terzo capitolo. Questo, pur essendo lunghetto (dura 130 minuti) è ben distribuito tra pause ironiche e inseguimenti mozzafiato.
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- Dick Laurent
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beh, insomma, alla fine durano più o meno tutti sulle 2 ore e 10'...il terzo lo dovrei rivedere, lo ricordo non perfetto, con qualche lungaggine, ma anche teso ed estremamente divertente...e con un cattivo di culto (il migliore della serie? Dai, diciamo a parimerito con Hans Gruber! ). Questo quarto capitolo ha una prima parte che, pur con eccessi d'azione (è vero che Die Hard è sempre stato sopra le righe, ma qui siamo a livello di The Transporter! ), è scattante e godibilissima, mentre la seconda ha alti e bassi (poi sinceramente la scena con il caccia me la sarei risparmiata, è troppo anche per McLane!!).vegeta85 ha scritto:In questo senso mi era sembrato più appesantito e ripetitivo il terzo capitolo. Questo, pur essendo lunghetto (dura 130 minuti) è ben distribuito tra pause ironiche e inseguimenti mozzafiato.
Tra i sequel non ce n'é uno nettamente superiore agli altri, al massimo tra un e l'altro c'é mezzo voto di differenza...prefericsco il terzo, che oltre al cattivone e alla trama gustosissima ha anche una "spalla" davvero divertente, poi gli altri due sono interscambiabili (forse sono più affezionato al secondo che fa più Die Hard di questo 4).
Simpatica la parte di Kevin Smith!
- kuso
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Visto.
Che dire...da fan sfegatato della saga è il film che mi aspettavo di vedere.
Assistere ancora una volta a John McClane in azione (quando ormai avevo perso tutte le speranze) è stato davvero emozionante.
Prima cosa che però ho notato:per chi conosce bene la saga si vedere subito che è un PG-13.
Non per fare il melodrammatico, ma di morte violente non c'è traccia.
Se teniamo conto che DIE HARDER detiene (o deteneva) il record di morti ammazzati in un film, la cosa fa pensare.
Gabriel, interpretato da Timothy Olyphant, risulta un cattivo convincente (ovvio niente a che vedere coi fratelli Gruber)
Ma..ahimè...non riesce ad uccidere con quella determinazione che da un antagonista di McClane ci si aspeterebbe.
Anzi...se ricordo bene, non uccide proprio nessuno.
E poi decisamente la scena del caccia sul ponte...talmente irreale da risultare comica.
Dai..il pilota per distruggere un camion fa crollare 3 km di tratto d'asfalto.
Davvero troppo.
Per il resto....e' DIE HARD!!!
Voto: 7
Che dire...da fan sfegatato della saga è il film che mi aspettavo di vedere.
Assistere ancora una volta a John McClane in azione (quando ormai avevo perso tutte le speranze) è stato davvero emozionante.
Prima cosa che però ho notato:per chi conosce bene la saga si vedere subito che è un PG-13.
Non per fare il melodrammatico, ma di morte violente non c'è traccia.
Se teniamo conto che DIE HARDER detiene (o deteneva) il record di morti ammazzati in un film, la cosa fa pensare.
Gabriel, interpretato da Timothy Olyphant, risulta un cattivo convincente (ovvio niente a che vedere coi fratelli Gruber)
Ma..ahimè...non riesce ad uccidere con quella determinazione che da un antagonista di McClane ci si aspeterebbe.
Anzi...se ricordo bene, non uccide proprio nessuno.
E poi decisamente la scena del caccia sul ponte...talmente irreale da risultare comica.
Dai..il pilota per distruggere un camion fa crollare 3 km di tratto d'asfalto.
Davvero troppo.
Per il resto....e' DIE HARD!!!
Voto: 7
Penso esattamente l'opposto di quello che non direi se fosse l'esatto contrario di ciò che voglio.
- vegeta85
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vivimilano
Azione a rotta di collo (lotta finale: jet contro Tir) e consapevole inverosimiglianza totale. Il vecchio detective, 50 anni e quattro avventure, è un residuato «analogico» nell'era digitale; il film, una baracconata con humour anni 80. Un po' lungo: ma sazia i fan. (f.m.)
Azione a rotta di collo (lotta finale: jet contro Tir) e consapevole inverosimiglianza totale. Il vecchio detective, 50 anni e quattro avventure, è un residuato «analogico» nell'era digitale; il film, una baracconata con humour anni 80. Un po' lungo: ma sazia i fan. (f.m.)
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- Dick Laurent
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kuso ha scritto:Beh.. è chiaro.
Se il film non si fosse intitolato DIE HARD VIVERE O MORIRE, Costa si sarebbe pure sognato di far parte del cast!!
I'm dying to revive, tomorrow will be a New Dawn
A new Dawn - Orion Riders
Petizione Brandon Lee Walk of Fame
« Io ho fatto solo due/tre horror, il resto sono film realistici » Ruggero Deodato
« Più gente conosco, e più apprezzo il mio cane. » Socrate
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Visto ieri, devo dire che anche se ben fatto, rispetto il 1° ed il 3° ha sicuramente qualcosa in meno, alcune scene hanno dell'inverosimile, anche se ormai fanno parte del rotambolesco personaggio.
Willys riesce sempre ad immedesimarsi perfettamente nel ruolo del buon John. Devo dire che nonostante fosse l'ultimo spettacolo (23:15) la sala come presenze superava la metà della capienza.
Alla fine mi sono divertito, anche se mi aspettavo qualcosina in più!
Voto 7
Willys riesce sempre ad immedesimarsi perfettamente nel ruolo del buon John. Devo dire che nonostante fosse l'ultimo spettacolo (23:15) la sala come presenze superava la metà della capienza.
Alla fine mi sono divertito, anche se mi aspettavo qualcosina in più!
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TV: Philips 50PF7321 - Ampli: Onkyo TX-SR604E - DVD: Onkyo DV-SP404 - Casse Wharfedale Diamond mix 8 e 9
- gipal
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anche se non porta bene fare il terrorista in die hard...guardate alexander godunovkuso ha scritto:Beh.. è chiaro.
Se il film non si fosse intitolato DIE HARD VIVERE O MORIRE, Costa si sarebbe pure sognato di far parte del cast!!
non è cmq il primo italiano della serie, si pensi a lorenzo caccialanza e franco nero
anche il mitico al leong ha fatto il terrorista nella serie
- Galbo
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Visto ieri sera. Giunto alla quarta avventura McClane, benchè un po' appannato nel fisico, regge ancora le due ore di pura azione di questo film, altamente esagerate ma affrontate con la giusta autoironia. Il limite principale del film a mio giudizio è l'inadeguatezza del resto del cast. Nel terzo episodio era presente S Jackson, qui i comprimari sono assolutamente anonimi. Uno spettacolo comunque molto godibile.
Voto 6,5
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