Departures (2008) di Yojiro Takita

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Galbo
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Departures (2008) di Yojiro Takita

Messaggio da Galbo »

Departures (Okuribito), di Yojiro Takita (2008)
con Masahiro Motoki, Ryoko Hirosue, Tsutomu Yamazaki, Kazuko Yoshiyuki, Takashi Sasano

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dalla scheda di MYmovies.it

Dopo lo scioglimento dell'orchestra, il violoncellista Daigo (Motoki Masahiro) rimane senza lavoro e decide di ritornare al paese d'origine. Assieme alla moglie Mika (Hirosue Ryoko), docile e mansueta come poche, si trasferisce nella sua vecchia casa in campagna alle porte di Yamagata. Qui comincia a cercare lavoro e si imbatte in un annuncio interessante, raggiunge l'agenzia e scopre che i viaggi dell'inserzione non sono vacanze alle Maldive ma dipartite nel mondo dell'aldilà. Titubante all'inizio, si lascia convincere dagli insegnamenti del capo, il becchino Sasaki (Yamazaki Tsutomu), e ritrova il sorriso perso da tempo. Quando la moglie scopre l'identità del suo nuovo mestiere, scappa di casa e lo abbandona solo in paese, dove in molti cominciano a snobbarlo. Ma il destino sta nuovamente per sorprenderlo, costringendolo a fare i conti con il passato, la morte della madre e l'allontanamento precoce del padre, fuggito chissà dove e mai più rivisto.
Il rito della deposizione - la cura del nokanshi - è una tradizione giapponese, un modo prezioso per dare l'estremo saluto alla persona deceduta: la pulizia del corpo, il trucco sul viso e la vestizione sono le ultime simboliche carezze fatte alla persona cara, prima di lasciarla andar via per sempre. Quando Daigo legge l'annuncio sul giornale, viene sedotto dalla parola ‘partenze' e crede di candidarsi per un lavoro in un'agenzia di viaggi. In quel gioco equivoco di significati metaforici è racchiuso il segreto del film: la morte è un commiato, più che un semplice passaggio in un mondo altro e sconosciuto. In questo senso, il rito di nokanshi rappresenta la necessità di prepararsi alla dipartita, creando una liturgia laica, utile soprattutto a chi rimane, per impossessarsi dell'ultima delicata riconciliazione con il defunto. I vecchi rancori vengono messi da parte e la voglia di pace trova il giusto spazio e il modo per esprimersi. Il laconico capo Sasaki, interpretato con grande intensità dal raffinato attore Yamazaki Tsutomu, già alle prese con la celebrazione delle esequie in The Funeral di Juzo Itami, scardina la qualificazione macabra e tetra che solitamente accompagna il mestiere di becchino per sostituirla con una cerimonia rispettosa che, in composto e discreto silenzio, dice molto più di lunghe prediche sacerdotali.
Il rapporto con un padre assente, l'amore incondizionato per la figura materna e la difesa del valore poetico della vita sono i temi che ritmano il raggiungimento della maturità di Daigo. Il protagonista conosce così i suoi limiti, accetta di non essere un musicista talentuoso, abbandona le vecchie abitudini e scopre un'incredibile vocazione per l'arte della sepoltura. La sua rinascita spirituale supera le convenzioni sociali, e lo mette di fronte alla drammaticità della morte, in un equilibrio di tragedia compassionevole e umorismo grottesco. L'espressività del volto di Daigo, arrabbiato, sereno, disgustato e perplesso, racconta allo spettatore le fasi di accettazione della fine, intesa come corrispondenza di arrivo e partenza.
Malgrado poi la sceneggiatura scelga di sottolineare i passaggi con simbolismi semplici, un po' troppo esplicativi e chiarificatori, come la pietra regalata dal genitore che ritorna puntualmente ad ogni risoluzione di conflitti (tra padre e figlio, tra moglie e marito), il film ci accompagna per mano in un viaggio fatto di dignità e rispetto. Senza virtuosismi di macchina o eccessi estetizzanti, ci lascia, alla fine, con una conquista in più, raccontandoci emozioni e sentimenti a misura d'uomo.
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Galbo
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Re: Departures (2008) di Yojiro Takita

Messaggio da Galbo »

Un capolavoro, un film che parla della morte con un sentimento mai lugubre ma sempre di profondo rispetto e attesa. Una riuscita miscela di sentimenti e spiritualismo tenuta in equilibrio grazie ad un ottima regia, un cast azzeccato e un accorto uso di una suggestiva colonna sonora. Da non perdere.
Voto 8,5
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Vic Vega
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Re: Departures (2008) di Yojiro Takita

Messaggio da Vic Vega »

Anche per me si tratta del miglior film dell'anno fin'ora. Speriamo che non sia l'unico film giapponese che vedremo nelle sale quest'anno...
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Re: Departures (2008) di Yojiro Takita

Messaggio da Countermanda »

Dalle mie parti non se ne vede traccia :(
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Re: Departures (2008) di Yojiro Takita

Messaggio da Countermanda »

Visto. Gran film. L'abbinamento tra violoncello e pompe funebri è stranissimo e surreale, come un po' tutto il film ma la dolcezza della trattazione è splendida.
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Errix
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Re: Departures (2008) di Yojiro Takita

Messaggio da Errix »

un film fantastico! non me l'aspettavo proprio. divertente, delicato, toccante. secondo i miei gusti "Valzer con Bashir" è più bello, però direi che l'oscar comunque è meritato.
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Re: Departures (2008) di Yojiro Takita

Messaggio da Countermanda »

Errix ha scritto:un film fantastico! non me l'aspettavo proprio. divertente, delicato, toccante. secondo i miei gusti "Valzer con Bashir" è più bello, però direi che l'oscar comunque è meritato.
Perché l'abbinamento a Valzer con Bashir?
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Errix
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Re: Departures (2008) di Yojiro Takita

Messaggio da Errix »

Countermanda ha scritto:
Errix ha scritto:un film fantastico! non me l'aspettavo proprio. divertente, delicato, toccante. secondo i miei gusti "Valzer con Bashir" è più bello, però direi che l'oscar comunque è meritato.
Perché l'abbinamento a Valzer con Bashir?
perchè l'anno scorso erano entrambi nella cinquina dei film candidati all'oscar come miglior film straniero (dove Departures ha vinto... anche se secondo me Valzer con Bashir è più bello)
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Re: Departures (2008) di Yojiro Takita

Messaggio da Countermanda »

Errix ha scritto:
Countermanda ha scritto:
Errix ha scritto:un film fantastico! non me l'aspettavo proprio. divertente, delicato, toccante. secondo i miei gusti "Valzer con Bashir" è più bello, però direi che l'oscar comunque è meritato.
Perché l'abbinamento a Valzer con Bashir?
perchè l'anno scorso erano entrambi nella cinquina dei film candidati all'oscar come miglior film straniero (dove Departures ha vinto... anche se secondo me Valzer con Bashir è più bello)
Ma come mai è arrivato nelle sale solo ora?
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Errix
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Re: Departures (2008) di Yojiro Takita

Messaggio da Errix »

I don't know
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Vic Vega
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Re: Departures (2008) di Yojiro Takita

Messaggio da Vic Vega »

Quando si tratta di cinema asiatico non siamo mai molto fortunati: qualcuno ha visto per caso l'ultimo Kitano o gli ultimi di Chan Park Wook? E per fortuna che questo è stato un premio oscar: se avesse avuto solo la nomination dubito che sarebbe uscito.
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Re: Departures (2008) di Yojiro Takita

Messaggio da fiorina »

bel film davvero! :plauso
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Re: Departures (2008) di Yojiro Takita

Messaggio da Saimo »

Vic Vega ha scritto: E per fortuna che questo è stato un premio oscar: se avesse avuto solo la nomination dubito che sarebbe uscito.
E considera che, anche così, l'hanno dovuto distribuire quella del Far East, la Tucker è roba loro...
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