Amen (2011) di Kim Ki-duk
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Amen (2011) di Kim Ki-duk
Ed eccolo qui, dopo Arirang, Amen l'ultimo film di Kim Ki-duk, presentato al 59°San Sebastián Film Festival. Speriamo di vederlo al più presto, almeno su Fuori Orario.
Qui trovate il trailer: http://dai.ly/oymDkn
Qui una recensione: http://www.badtaste.it/recensioni/amen-la-recensione
Re: Amen (2011) di Kim Ki-duk
Be', si spera sia un ritorno al buon film per Kim, dopo una bella pausa (finalmente); negli ultimi, era una parodia di se stesso!
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Re: Amen (2011) di Kim Ki-duk
So che questa è un'opinione diffusa, ma io non sono molto d'accordo. Dopo La Samaritana c'è stato sicuramente un calo, ma film come L'arco, Time, Soffio li ho trovati comunque dei buoni film, specialmente L'arco. L'unico che mi ha deluso è Dream.
Re: Amen (2011) di Kim Ki-duk
Piccolo OT:
a gennaio esce in BD per Tartan il buon The Coast Guard, che è persino inedito qui.
a gennaio esce in BD per Tartan il buon The Coast Guard, che è persino inedito qui.
Re: Amen (2011) di Kim Ki-duk
Non vedo l'ora.
Io un grande calo non l'ho visto. Mi son piaicuti Soffio, Time (molto), persino Dream (un idea geniale, forse non sfruttata al massimo), L'arco.
Io un grande calo non l'ho visto. Mi son piaicuti Soffio, Time (molto), persino Dream (un idea geniale, forse non sfruttata al massimo), L'arco.
Re: Amen (2011) di Kim Ki-duk
Sono riuscito a trovarlo in rete a 720p e finalmente l'ho visto. Tenete conto che un film di questo tipo difficilmente troverà una anche minima distribuzione. Praticamente girato da due persone (Kim e l'attrice) con una normale telecamera digitale. Zero credits, montaggio basilare, audio ripreso direttamente dalla telecamera pieno di rumori. Eppure il film è bellissimo. La trama è semplice, una ragazza incita cerca il suo amato tra la Francia e l'Italia. E' disperata e vorrebbe abortire. Un uomo con il viso coperto da una maschera antigas la deruba, la segue di nascosto, l'aiuta e infine la convince a prendere la decisione giusta. Una trama piena di simboli, in realtà infatti, come in Arirang il protagonista è Kim Ki-duk, indeciso sul suo futuro di regista, alla ricerca di se stesso, della sua arte, in giro tra la Francia e l'Italia, non a caso le nazioni che lo hanno fatto conoscere al mondo. Verrà salvato da se stesso, dall'autore che è in lui, un uomo con una maschera (la telecamera o il cinema). Tutto si comprende nel finale, nel bellissimo, delicato, Kim Ki-Dukkiano finale. Effettivamente poi Kim partorirà qualcosa, Pietà, leone d'oro a Venezia.