Da ammiratore delle opere di Klimt e Schiele ho acquistato questo documentario pensando di trovare un'analisi dei loro lavori più famosi e importanti per poterli apprezzare meglio, dopo averli visti nei musei che li ospitano a Vienna. Nulla di più sbagliato: questo documentario descrive i cambiamenti avvenuti agli inizi del Novecento nella pittura come nella musica, nella psicoanalisi e più in generale nel costume in cui Klimt e Schiele entrano di tanto in tanto senza mai esserne protagonisti (si parla di loro non più di quanto si parli di Freud, Berg, Schoenberg, dei valzer viennesi etc.).

In un "film" di oltre 90 minuti, a ciascuno dei due artisti del titolo non vengono dedicati che pochi minuti, con immagini delle loro opere montate spesso in modo frenetico, quasi da videoclip. A Klimt in particolare è dedicato pochissimo spazio, e non c'è una sola delle sue opere che venga mostrata e analizzata in modo chiaro e approfondito (persino il famosissimo "bacio" viene visto fugacemente in una inquadratura della sala dove è esposto davanti a coppiette che si fanno selfie senza ritegno, e la stessa sorte è riservata ad altri capolavori come il "Fregio di Beethoven" ed altri ancora.). La narrazione è anch'essa frenetica, con immagini non sempre pertinenti e pensata come una moderna trasmissione televisiva "sensazionale", con uno dei narratori che gioca sul tono della voce e sui movimenti davanti alla videocamera, ben aiutato in questo da una colonna sonora musicale da "colpo di scena".

Nulla da dire sulla qualità dell'immagine di questo blu-ray (è un BD doppio strato), ma chi come me cercava un'analisi della grande arte di Klimt e Schiele è destinato a una cocente delusione. Meglio cercare altrove.